FARE PER FERMARE IL DECLINO

CREARE UN PARTITO EX NOVO

Una folle galoppata vincente ed una brusca frenata finale. Sono passati diversi anni ma ancora si parla del “caso Fare” un Partito che venne creato dal nulla e che in soli due mesi raggiunse il quorum del 4% utile per entrare nel Parlamento e che sicuramente divenne la grande novità di quella campagna elettorale. Un progetto che seguimmo dagli albori e che si caratterizzò per i tanti risultati e record raggiunti (quello del fund raising elettorale a distanza di anni rimane la case history di maggior successo in Italia).

Un giornalista famoso e stimato, Oscar Giannino, un gruppo di professionisti di primo piano, l’entusiasmo e la “follia” dei neofiti; questi alcuni degli ingredienti rilevanti di questa avventura. E la possibilità di osare. Per la prima volta in Italia, ideiamo un nome per un Partito che non è un acronimo bensì un verbo: Fare. Si vuole così interpretare il bisogno di concretezza, capacità, novità rispetto al “teatrino della politica” che i nostri sondaggi suggeriscono per differenziarsi rispetto all’offerta politica esistente. Una grande freccia bianca in campo rosso è il forte segno grafico che realizziamo e che diventa inauguriamo attraverso un flash mob di rilievo con tamburi di sottofondo nella quale una gigantesca freccia si dispiega in Piazza del Duomo a Milano, come ad indicare una via di progresso e di sviluppo per tutto il Paese. All’inizio i militanti, ma li facciamo sembrare molti di più e questa prova di forza attira così tanta passione ed entusiasmo che dobbiamo creare una apposita centrale per gestire i nuovi militanti e i volontari (in assenza di una struttura di Partito). Ci occupiamo anche di tutti gli adempimenti elettorali, un – full task job – e tocca spesso a noi chiudere a notte fonda la sede elettorale. Oscar Giannino è un noto analista e commentatore politico- economico ma, per esempio, non ha mai usato i social media. Si approccia a loro timidamente e poi ci dà fiducia. Alla fine della campagna elettorale avrà superato tutti i leader politici italiani in termini di followers e di interazioni e Vincino gli dedicherà perfino una vignetta per sottolineare questo aspetto. Ma come farsi conoscere al grande pubblico? Qui ci viene in mente un’altra grande novità: l’idea di trasformare i normali comizi in una opera teatrale che vede lo stesso Oscar sul palcoscenico impegnato in una cena insieme ad una classica famiglia italiana. La tradizionale sceneggiatura politica viene rivoluzionata, gli spettatori apprezzano ed i teatri della tournee teatrale registrano il tutto esaurito in tutta Italia. Se ne parla anche all’estero e il New York Times ci scrive un pezzo. Altri flash mob tematici (tanto clamore a poco costo) contribuiscono a portano l’attenzione degli Italiani su questo Partito.

Dopo il primo mese nel quale il Partito stagnava all’1%, i sondaggi registrano ogni settimana un importante e costante progresso; Fare ha raggiunto il risultato di poter entrare in Parlamento ma questa situazione evidentemente dà fastidio a qualcuno. Lo “scandalo della laurea” (peccato veniale rispetto a quanto si registra quotidianamente in Italia) è una mazzata che, uscito non sorprendentemente ad una sola settimana prima del voto, travolge Oscar e il Partito.

A distanza di anni ci si chiede ancora cosa sarebbe il Paese se in Parlamento ci fossero quelli di Fare. L’agenzia vince diversi premi e riconoscimenti per la campagna.